(Di Questi Tempi 318)

Fino a marzo la politica italiana, già politicante e per natura sottoculturale, ci farà venire l’orticaria. Anzi il virus che ha colpito la nazione non è il virus del covid, bensì l’orchite.

Ci stanno distruggendo l’apparato genitale. Ci tolgono la passione per la cosa pubblica. Ci fanno venire il latte ai gomiti. Fuor di metafora, due coglioni mai visti, e per niente miracolosi. Una strage di dibattiti tra sì e no, alla fine chi voterò? Ahimè noi cittadini non c’entriamo un fico secco. Fuor di metafora, una mazza. Eppure si parla di giustizia, come di un allunaggio su un pianeta irreale. Maledetto referendum delle balle, direbbe Rabelais. E anche noi lo diciamo.

Questa destra al bromuro vuole farci addormentare a forza di insulsi dibattiti televisivi, e articoli fraudolenti di carta straccia. Tutti, proprio tutti, ne usciremo con le pezze al sedere, e la zucca vuota. Invertebrati all’ennesimo putridume. Chi si salverà l’anima? La Mieloni ha fiutato l’aria da fogna in atto, e cerca piano piano senza far rumore di stare nell’ombra. Succhiare la ruota è la sua visione politica.

Fuor di metafora, lasciare a Trump riempire il mondo di emme. Dunque rimane immobile. Bisogna evitare che il risultato referendario sia contro di lei. E qui l’opposizione potrebbe fare bingo. Mobilitazione del paese. Gli argomenti non mancano. Comunicare l’essenziale è necessario. Puntare con forza il dito contro la Mieloni senza troppi fraseggi inutili. La politica della destra, metà missina e metà berlusconiana, spinge naturalmente anche chi è un moderato contro. Vedi Gratteri.

Però usiamo per favore argomenti comprensibili a tutti. PD, 5 Stelle e compagni, allineati e compatti.? Va bene. Ma facciamo in modo che siano i cittadini a movimentarsi. I partiti non dettino le regole, né i tempi. Da questa opposizione non si cava un ragno dal buco. Fuor di metafora, questa opposizione così lagnosa ci ha rotto i marroni.