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ACLI CHIVASSO

Ma lui, il ministro della cultura, chi è? Lui chi è?

(Di questi tempi 294)

Questo governo rifà la storia (Mieloni). È di caratura internazionale (Mieloni). Siamo i primi nel mondo (Mieloni). Viva Israele (Mieloni). Riarmiamoci in santa pace, ma non diciamolo (Mieloni). Il paese va a gonfie vele (Mieloni). Sono il ponte della pace (Mieloni). E poi il tocco di classe: vantiamo una grande cultura (x). Chi ne è la vestale? Sfido chi mi sa dire il nome del ministro della cultura di questo governo. Sangiuliano, no. Quello che, avendo fatto il voto di castità matrimoniale, avrebbe amato la Boccia senza copularla. Sangiuliano, bello di mamma sua, ilare, giocondo, tutto da mangiare, non aveva il lock tormentato dell’uomo di cultura. Lo hanno tradito le lagrime televisive, invocanti la mamma-moglie. La Mieloni, che con gli uomini non ha il cuore tenero, lo ha subito portato via. La sua tomba è rimasta vuota. Chi ha messo nell’uovo di pasqua? Un nuovo Sbirulino. Ma chi? Eppure costui si era presentato in modo fortemente simbolico. Lo ricordo con una giacca scintillante da presentatore televisivo anni 80. Un’aquila incisa su qualche parte del corpo, visibilissima. Il capello da pennuto atmosferico. Molto inanellato. E un linguaggio, signora mia, così esoterico da essere irripetibile e intraducibile. Imbrattato di gel dalla testa ai piedi. Camaleontico azzeccagarbugli. Ma perché, buon figlio, proprio così? Preferendolo a altri, la Mieloni ha voluto dirci, che, per il suo giro parentale, la cultura è un orpello, una cineseria. Non conta un cacchio. Meglio un frescone svalvolato di un intellettuale veramente destrorso. Alla fine ti accorgi che pane e cultura hanno poco a che fare con la destra. Se il sapere non mastica la vita, fa sesso con gli angeli. La cultura può produrre sapere critico. Pericolo! Meglio azzerarla. Zitti e mosca. Ma ecco, improvvisamente, il burattino senza fili ha potuto avere la parola. Questa volta è stato molto chiaro: la cultura di sinistra fa ridere, perché è appannaggio dei comici. E il cazzuto Cacciari si è messo finalmente a ridere. Ma lui, il ministro della cultura, chi è? Lui chi è? Dove incontrarlo? Al bar dell’ippogrifo.

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