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ACLI CHIVASSO

La politica non è per ricchi puzzoni travestiti da politici.

(Di Questi Tempi 302)

Roma sonnolenta e imperiale. Milano futurista e attrattiva. Se non ci fosse di mezzo la magistratura a gettare un sasso nel porcaio. Quando politica e affari si baciano, invece di vedere i sorci verdi, la strada deve spianarsi da ogni anelito di correttezza e di giustizia. Così che anche le mafie possono dar prova di sé. Inquietante la visione dopata di Mediaset. E ti dice senza alcun pudore: se tocchi l’imprenditore, ci rimettono i lavoratori. Si dovrebbe dire: favoriamo l’imprenditore onesto, perché lo sarà con lo stato, i cittadini, i lavoratori. Ma il sistema Milano ha già escluso dalla città chi ha un reddito basso. Qui c’è da bere solo per i ricchi. Chi può altrimenti abitare sospeso tra cielo e terra? Viva la Torre di Babele. Immagino Sala, che scala con tanto di ramponi, chiodi e picozza, per entrare nella propria casa verticale. Ma chi sei? Achille Compagnoni? Non è più pratico semplicemente imboccare le scale?

Prova dell’intreccio politica-affari è il campo largo di consensi. Il PD fa la vocina berlusconiana dell’ipergarantista con la coda di paglia. La Lega è in sonno. I 5 Stelle stanno con il naso in alto, a contare i piani dei grattacieli. Siamo sull’orlo di Mani Pulite2, però con i guanti. Calma e sangue freddo, perché la politica politicante possa prendere le ingiuste misure. I giornalisti

hanno il raffreddore. Non si sente l’ululato della folla. Mancano le monetine? Celentano lo aveva predetto, che l’erba sarebbe sparita. A Milano non crescono i fior. In questo mondo di ladri. Siamo alle solite. È mai possibile che non si riesca a vivere in un paese normale, sano, pulito? Che la politica sia appannaggio di ricchi puzzoni, travestiti da politici?

Non è a causa della destra, che accade tutto questo. Però, se si smantella la giustizia, si facilita la corruzione dei potenti. Il governo sta predisponendo una giustizia, che aiuta i Totti, i Sala, i Ricci… Per carità, saranno forse tutti santi in un mondo di peccatori, ma noi non vorremmo essere come loro. E loro si guardano bene di essere come noi. Sennò che cosa ci guadagnano? Dico solo, che normalmente sulla verticale stanno gli onesti. E invece questi maledetti vogliono rubarci anche il paradiso. Lassù sulle montagne. Qui ci vuole padre Livio a saettare qualche anatema.

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