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ACLI CHIVASSO

Cin cin. Così per non pensare a Gaza.

(Di Questi Tempi 300)

E perché no la pastorale ecclesiale trasportata in spiaggia? Immagina i bagnini con il breviario tra le mani con uno stuolo attorno di vivaci signore. Viva la messa!

Anche nelle cose del mondo di sopra, proiettate sul mondo di sotto, Yoghi Salvini è un antesignano. Sinuose ballerine brasilere leopardate, e lui alla consolle a guidare le danza strafatto di mojto. Geniale il Panterone. Qualcosa di meglio per sollevare i cuori dai soliti rituali abbronzanti, per poi finire la giornata rintronati sotto l’ombrellone. Ma la notte no!

Oggi il nostro è sotto ritmo. Non baila più. Ha tirato fuori gli attrezzi del perfetto catto-devoto. Mani giunte. Rosario penitenziale. Madonnine. Collanine con il tau. Non andrà a venderle sulle spiagge riminesi, insieme ad altri vu cumprà. Chiede una tregua. Per la pace contro la guerra? No, no alla Mieloni. Si trovava meglio a far coppia con Conte. Il triangolo con incluso Tajani sa troppo di naftalina. E poi la Mieloni è una che balla da sola Non abbisogna del mojto. È già eccitata da par suo.

Mi è venuta in mente la pastorale adriatica di Yoghi, quando ho letto dell’iniziativa Aperiprega della chiesa riminese. Tutti con lo sprizzo alla maniera di Nordio, forse l’ispiratore. Un sorso e una preghiera. “Sorella lo gradirei

più secco”. “Allora due preghiere”. “Potremmo bercelo insieme in un angolino?”. “Fratello, mi piacciono ancora le signore”.

Di questi tempi una chiesa, così impegnata a educare i giovani all’impegno sociale, ci commuove. Cin cin. Altrimenti ci annoiamo. Così per non pensare a Gaza.

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