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ACLI CHIVASSO

Utilizzare anche la morte di Papa Francesco per delegittimare il 25 aprile

(Di questi tempi 291)

Provi e riprovi davanti allo specchio: Chi è la più bella del reame? A vuoto risponde il telefono: Tu, nevroticamente Tu. E proprio nel giorno consacrato al lavoro, hai celebrato la menzogna sapendo di mentire. Tutto va ben madama la marchesa? Todo bien. Con 8 milioni di poveri sul groppone non si recita a soggetto, anche se i politici in genere hanno la lingua lunga. Però non fare come l’amicone Trump, che si gratta giulivo il cocomero dopo 100 giorni di fanfaronate!

Prendila bassa. La storia non è il tuo palcoscenico. Il genere horror ti si addice. La realtà del paese è un’altra. E tu metti in campo l’Operazione Sottoveste. Nascondi un fatto per te amaro sotto un altro vicino. Moderazione un corno! Così il 25 aprile è oscurato dall’improvviso lutto provvidenziale del papa. Mistificazione non riuscita. Perché alla lunga l’evangelismo di Bergoglio poteva avere l’effetto boomerang. E allora balzi sul conclave papale, pur di oscurare i Referendum.

Queste Operazioni Speciali servono a utilizzare la storia secondo il modello della macchina del tempo. Nessuna destra illiberale vuole misurarsi con la storia di tutti. Pedala con il torcicollo sapendo di mentire.
Attenta a non svalvolare. Vuoi vedere che dal conclave esce fuori non il Calimero sperato, l’uomo in nero, ma un semplice uomo di Dio che ti va a abbracciare tutti i poveri del mondo?
Nel mentre la cosiddetta sinistra era intenta al consueto pisolino pomeridiano. Pancia piena, e Dio con noi. Non si vince buttando continuamente la palla in tribuna.

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